Se è vero che i luoghi hanno una memoria, quella del fazzoletto di terra che si trova alla frontiera tra Ventimiglia e Mentone è straordinariamente intensa.
Vi si intersecano mille storie di passaggi avventurosi: dai socialisti e dagli anarchici di fine Ottocento all’adolescente Curzio Malaparte che vuole recarsi in Francia per combattere contro i tedeschi, a Primo Levi che desidera incontrare il suo compagno di prigionia ad Auschwitz, fino ai terroristi rossi e neri negli anni di piombo. Bisogna sapere come evitare i passaggi più pericolosi, in particolare il Passo della Morte.
Oggi, i sentieri alternativi ai valichi ufficiali vengono praticati dal “popolo della notte”.
Chi proviene da Lampedusa o dalla rotta balcanica non vuole, di solito, restare in Italia. E Ventimiglia è il principale collo dell’imbuto in cui finisce chi cerca di lasciare la Penisola.
Barnabà in questo libro fornisce al lettore preziose informazioni che aiutano a capire questo fenomeno epocale.
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